Giovedì, 01 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo Finché mela non vi separi, in scena al Teatro Lo Spazio dal 10 al 13 Novembre 2022

 

Per comprendere la complessità delle nature maschile e femminile e la difficile costruzione del loro entrare in rapporto, la cosa forse migliore è andare all'inizio. Di tutto. Raccontare gli archetipi, prima che le successive stratificazioni delle relazioni sociali inquinino la più nuda verità. È l'idea che deve aver mosso Mark Twain nello scrivere “Il diario di Adamo ed Eva” (in realtà due racconti distinti), come ricerca sul senso dell'essere coppia, oltre che come omaggio alla amatissima moglie Livy. Una narrazione a due voci in cui il mistero dell'altro viene analizzato dai due contrapposti punti di vista, come viaggio la cui meta è una difficile ma necessaria ricerca della convergenza. Un lungo percorso che va dall'iniziale scoperta di un “animale diverso”, all'insorgere dell'amore, alla nascita della famiglia, fino, inevitabilmente, alla morte.

Recensione de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello in scena al Teatro Quirino dal 8 al 13 novembre 2022. Regia di Gabriele Lavia.

 

All’entrata in sala, ancor prima dell’inizio dello spettacolo, la nostra attenzione è subito attratta dalla presenza sul palco di personaggi finti in abiti borghesi ai bordi della scena. Queste figure inanimate assurgono alla funzione di spettatori che scrutano da vicino le vicende che accadono davanti a loro. Ci appare significativa una tale scelta della regia. Nella visione dell’esistenza pirandelliana, il confine tra vita pubblica e privata è alquanto sfumato: l’ambiente esterno entra prepotentemente nella vita degli esseri umani interferendo con giudizi e preconcetti. Li costringe a trasformarsi da persone a personaggi che recitano costantemente un ruolo sociale. Beatrice Fiorica, la moglie del Cavalier Fiorica però si ribella a questo meccanismo di finzione. Scopre che il marito la tradisce con la moglie del ragionier Ciampa, un efficiente e devoto dipendente del consorte e decide di denunciare alla pubblica autorità i due amanti. Da questo momento troverà l’opposizione del fratello Fifì, di sua madre e perfino del delegato Spanò a cui si è rivolta per sporgere denuncia. Incredibilmente, resistenze insuperabili saranno avanzate proprio da Ciampa che preferisce continuare a vivere nelle sue illusioni e nella sua ipocrisia, piuttosto che portare a conoscenza del paese la verità; in caso contrario avrebbe praticato il delitto d’onore verso il Cavalier Fiorica e la moglie per recuperare l’onore perduto.

Uno scoppiettante Morgan e un divertito Pino Strabioli hanno  inaugurato ieri 10 novembre, alle ore 21.00 la rassegna “Teatro incontra…”, una serie di eventi che si terranno nei mesi di novembre e dicembre con lo scopo di portare il teatro fuori dal centro città. L’avvio della rassegna si è tenuto in una location istituzionale e simbolica come la “Casa dei diritti e delle differenze”, per poi proseguire nei giorni a venire con una serie di rappresentazioni presso Teatro 7 Off (via Monte Senario, 81 A) e Teatro degli Audaci (via Giuseppe De Santis, 29) con un programma fitto di eventi interessanti.

Recensione di Otello di Giuseppe Verdi in scena al Teatro Verdi di Trieste dal 4 al 15 novembre 2022

 

Il 5 novembre a Trieste è andata in scena con ampio successo la seconda replica dell’ Otello di Verdi, spettacolo d’apertura della stagione, che presentava numerosi motivi di interesse, dal ritorno al teatro giuliano di Oren, alla presenza di diverse voci interessanti al loro esordio triestino, al fatto che con questo titolo si punti ad una vera ripartenza di questa istituzione dal glorioso passato ma che in questi anni ha vissuto momenti di alterna fortuna.

Il lavoro è stato rappresentato con due intervalli, proponendo il primo atto, il secondo, ognuno della durata di circa trenta minuti ed terzo e quarto uniti, per ben settanta minuti filati. 

Sicuramente ci sono delle  ragioni pratiche che hanno indotto a procedere in questo modo e probabilmente anche  la memoria dell’ultima edizione, che aveva brillato per una disorientante direzione e la durata esagerata degli intervalli, ma di fatto si è trattato di una scelta sulla quale discutere, non per una questione di mera tempistica, ma di delicati   equilibri  teatrali verdiani.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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