Sabato, 03 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo Incendies in scena allo Spazio Diamante venerdì, sabato e domenica dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018

 

Dopo un prologo tanto potente quanto confuso - una donna assiste impotente alla morte dell’uomo amato (David Marzi), si scopre incinta, partorisce un bambino immediatamente toltole e giura alla nonna (Eleonora Belcamino) di sottrarsi alla maledizione della predisposizione all’ira ignorante che, fino ad allora, ha funestato tutte le donne della famiglia - ci troviamo nello studio del notaio Jean Lebel (Massimiliano Vado).

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Recensione dello spettacolo Lacci, in scena al teatro Eliseo dal 30 gennaio al 11 febbraio 2018

 

Lacci, scritto da Domenico Starnone, diretto da Armando Pugliese, ora in scena al Teatro Eliseo di Roma fino all’11 febbraio, vive attraverso l’elaborazione di queste tre fasi, si compie seguendo il filo – logico o meno - di una famiglia contemporanea e si esaurisce lì, dove l’essere umano mette a nudo tutti i suoi limiti.
Continua, dunque il sodalizio vincente tra Domenico Starnone e Silvio Orlando che bissano il successo de La scuola e dal Piccolo Eliseo, tornano a Roma, con la versione teatrale del romanzo dello stesso Starnone, (che ne ha compiuto il riadattamento per le scene).

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Recensione dello spettacolo Teresa santa, puttana e sposa capitolo 3 in scena al Teatro Studio Uno dall’1 al 4 febbraio 2018

 

Ormai cresciuta e attanagliata dalla nostalgia per il suo indimenticato amore lontano, Teresa (Nadia Rahman-Caretto) si ritrova in quel paesino che è Cozzo Volturno a fare la mantenuta del dottor Ottorino Viburno Spinazzola (Giuseppe Mortelliti): un vero cummenda della medicina, che utilizza le sue competenze più per impressionare la giovane che per autentica passione.

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Recensione dello spettacolo “Il Gabbiano”, in scena al Teatro Vascello dal 1 al 18 Febbraio 2018

 

Il teatro, materia sempre viva, si rigenera continuamente in nuove forme, grazie all’amorevole dedizione di sperimentatori, che coltivano il loro culto ricercando per questa forma d’arte nuove forme di espressione e rigenerando con diverse letture il patrimonio universale dei grandi testi.

Lo spettacolo ora in cartello al Teatro Vascello ha innanzitutto il significato di un omaggio a uno di questi innovatori, Giancarlo Nanni, prematuramente scomparso, a 20 anni dalla prima, fortunatissima, rappresentazione di “Il gabbiano” e a 50 dalla fondazione della Compagnia La Fabbrica dell'Attore. Un’operazione filologica curata come un gesto d’amore da Manuela Kustermann, compagna d’arte e di vita del compianto regista, che fa rivivere il fortunato allestimento ideato da Nanni, richiamando in scena gli attori originali (tranne, per ovvie ragioni anagrafiche, gli interpreti di Nina e Kostya).

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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