Domenica, 19 Maggio 2024
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Sarà in scena al Teatro dei Conciatori di Roma dal 2 al 7 giugno 2015, Il Morso uno spettacolo scritto da Giuseppe Convertini e Alessandro Amori. In scena: Daniele Tammurello e la partecipazione video della Compagnia Laboratorio “Il Sud in Movimento”. Regia di Giuseppe Convertini.

Il protagonista della nostra storia è un uomo razionale e calcolatore che riesce a dare una spiegazione logica ad ogni cosa che accade. Vive con difficoltà l’espressione delle proprie emozioni e tende a tenere tutto dentro. La scena si apre sul luogo di un’aggressione. Per terra giace il corpo di una donna dilaniata da un morso.

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Per il progetto “Non è un Teatro per Giovani | Scene Under 25” al Teatro Studio Uno in scena dal 28 al 31 maggio 2015 “Xenofilia”, spettacolo semifinalista al Premio Scenario 2015, selezionato per il Roma Fringe Festival 2015, scritto e interpretato da Lorenzo Guerrieri, con Eleonora Gusmano e la regia di Lorenzo Ciambrelli

“Xenofilia” racconta la storia di un incontro, quello tra una ragazza del tutto “contemporanea”, Margherita, e una strana creatura alata che la giovane, finita fuori strada in seguito a un incidente stradale, scambia per un alieno venuto a salvarla. Margherita lo carica in macchina e lo conduce nella sua cameretta per inscenare con lui lo spettacolino che realizzi tutti i suoi sogni e appaghi i suoi capricci. La creatura geme, trema, sembra sperduto, scaraventato nel mondo come dal nulla. Margherita con lui può inventarsi un mondo su misura dei propri desideri. 

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LA GRANDE DANZA TORNA TORNA PROTAGONISTA DEL PALCOSCENICO DEL TEATRO TOR BELLA MONACA.  DAL 29  AL 31  MAGGIO 2015 ZEROGRAMMI  DANCETHEATRE  COMPANY PRESENTA “INRI”

 

La grande danza torna protagonista al Teatro Tor Bella Monaca. Dal 29 al 31 maggio approda sul palco del teatro diretto dal felice sodalizio Alessandro Benvenuti-Filippo D’Alessio approda “Inri”, la nuova produzione firmata da Zerogrammi Dance Theatre. Di e con Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea.

I personaggi di Inri, dai colori grotteschi, paradossali, improbabili pur nella loro veridicità, si muovono sulla scena raccontando una religione dai tratti ‘meridionali’, che profuma di mandarini sui presepi, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio, dopo la benedizione nel luogo imputato, le raggiunge tra le cose domestiche.

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Nel 2011 si sono celebrati i 150 anni dell’unità d’Italia, ma la canzone e la cinematografia nazionale del dopoguerra hanno continuamente rappresentato e celebrato il nostro passato, spesso con ironia e divertito distacco dalle vicende che hanno attraversato la nostra storia dal 1861 a oggi.Proprio ripercorrendo tramite spezzoni di film celebri e la colonna sonora dei capolavori della canzone italiana, l’intento dello spettacolo è quello di mostrare il “come eravamo” e quello che siamo diventati oggi, sorridendo (ma non troppo) sui vizi, virtù e strategie di sopravvivenza dell’italiano medio, alla forte luce di questo importante, e per qualcuno ingombrante, anniversario.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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