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La ricerca di purezza attraverso il rigore nella sperimentazione teatrale de “La nuova abitudine” di Claudia Castellucci
Recensione dello spettacolo La nuova abitudine, in scena il 13 e 14 novembre 2021 al teatro studio Borgna - Auditorio Parco della musica di Roma nell’ ambito della rassegna Romaeuropa festival
Il teatro studio Borgna è la sala più piccola e forse quella più nascosta dell’ Auditorium Parco della musica di Roma; ci si arriva attraversando un lungo corridoio, il palco è addossato alla platea, gli spettatori possono toccare lo spettacolo. Il palco all’ ingresso è vuoto, pulito, non ci sono quinte, ma solo un tenda di tessuto leggero che contorna la scena e la ricama, la forma c’è, ma è indelebile. Le luci si abbassano, ma non si spengono e dietro arrivano le voci che intonano canti, in una fila ordinata entrano dieci persone, quattro di loro, tutti maschi si dispongono sulla destra del palco dinanzi alle aste dei loro microfoni sottili. Gli alti sei artisti, tre uomini e tre donne occupano il fondo del palco in modo equidistante e iniziano a danzare seguendo la forma del canto.
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