Domenica, 03 Novembre 2024
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Dal 19 al 22 ottobre Romaeuropa Festival presenta al Mattatoio Dancing Days, la rassegna a cura di Francesca Manica che seleziona, ogni anno, alcune delle più interessanti proposte della scena coreografica italiana ed europea sondandone i linguaggi e le estetiche. Un programma costruito in network grazie alla collaborazione con Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta i quattro lavori finalisti. Un’edizione della sezione dedicata alla studiosa e scrittrice Ada d’Adamo collaboratrice di lungo corso di Romaeuropa Festival, per cui ha curato numerose pubblicazioni, e vincitrice di diversi premi letterari tra cui il Premio Strega 2023 col suo romanzo Come d’Aria (Elliot, 2023). Romaeuropa dedica il 20 ottobre un appuntamento (coordinato da Francesca Manica, a cura di Gaia Clotilde Chernetich) che intende dare centralità al suo sguardo e ai suoi studi sulla danza attraverso le voci di coloro che le sono stati vicini, aprendo così nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Intervengono Emio Greco, Silvia Rampelli, Chiara Ossicini, Francesca Pennini, Alessandra Sini, Luc Bouy e con il contributo di Chiara Bersani e Marta Ciappina.

 

Inaugura i percorsi di Dancing Days 2023, la doppia presenza del coreografo, danzatore e artista visivo franco maliano Smail Kanouté che con i suoi lavori rivela attraverso i corpi la drammaticità delle esistenze discriminate: il 18 ottobre firma l’anteprima della rassegna a Villa Medici con il trittico di cortometraggi danzanti Utaki mentre il 19 ottobre al Mattatoio presenta Never 21, un omaggio  tra Krump, electro, popping e danza contemporanea, alla vita delle vittime della violenza armata nei quartieri poveri e discriminati di città come New York, Rio de Janeiro o Johannesburg.

Coreografa lituana residente a Ginevra, Anna-Marija Adomaityte concentra la sua ricerca sulle diverse forme di violenza sociale e sulla conseguente reazione del corpo, il 19 ottobre porta in scena Pas de deux, una sfida contro le rappresentazioni classiche del duetto per liberarsi dal romanticismo retorico e opprimente e dalla sua imposizione. Di fronte ai gesti frenetici di una coreografia di coppia Anna-Marija Adomaityte lascia emergere tutto ciò che solitamente viene taciuto. Firmata da Diego Tortelli – Aterballetto Body into the fight è la performance all’interno del progetto Dis.abile | Iper.abile sviluppato a partire dall’idea della disabilità come occasione per esprimere nuove forme di virtuosismo ed estetiche non canoniche. 

 

Si prosegue il 20 ottobre con Swan Lake solo, ideato e realizzato dalla coreografa ucraina Olga Dukhovnaya e il compositore russo Anton Svetlichny, una rivisitazione del Lago dei Cigni in una versione che indaga la complessità del presente. Già collaboratrice di Boris Charmatz, Maud Le Pladec e Ashley Chen, la coreografa rinuncia alla versione del Lago dei Cigni per 32 danzatori e orchestra concentrando solo su di sé l’intero corpo di ballo

Tornano al Romaeuropa Festival il 21 ottobre in veste di coreografi gli italiani Panzetti/Ticconi per presentare Insel, una pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, il duo indaga geografia emotiva, spirituale e fisica del naufrago o dell’esiliato e il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo.  A seguire, 71BODIES 1DANCE del coreografo spagnolo Daniel Mariblanca, un progetto in bilico tra scrittura coreografica e arti visive che comprende 71 corpi, 71 storie e altrettanti minuti di danza, sviluppato a partire da storie reali raccolte tra la Scandinavia e il continente europeo in un percorso che si sofferma sulle esperienze personali della comunità transgender. Nelle giornate del 20 e 21 ottobre il Mattatoio accoglie anche una mostra video-fotografica sul lavoro di Mariblanca.

 

Già vincitore di DNAppunti coreografici 2022, IRENE di Alessandro Marzotto Levy è in scena il 22 ottobre, un lavoro che affronta la perdita e attraversa lo spazio creato dalla mancanza. A seguire, per la nuova edizione 2023 del progetto DNAppunti coreografici dedicato alle coreografe e ai coreografi italiani emergenti, sono in scena i 4 progetti finalisti: Passing through di Lucrezia G. Gabrieli, Eat me di Giorgia Lolli, In perpetual blooming, despite the gods di Maya Oliva, Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini.

 

redazione

18 ottobre 2023

 

 

informazioni

ROMAEUROPA FESTIVAL PRESENTA

DANCING DAYS

 

I giorni della danza dedicati alla scena coreografica italiana ed europea 

 

Smail Kanouté / Anna-Marija Adomaityte / Olga Dukhovnaya / Diego Tortelli-Aterballetto/ Panzetti-Ticconi / Daniel Mariblanca / Alessandro Marzotto Levy /

Lucrezia G. Gabrieli / Giorgia Lolli / Maya Oliva / Giulio Santolini 

 

19-22 ottobre 

Mattatoio, Roma

Calendario

PREVIEW DANCING DAYS | 18 ottobre – h 18
Villa Medici – Accademia di Francia 

Smail Kanouté Utaki: Ciclo filmico

DANCING DAYS | Dal 19 al 22 ottobre  
Mattatoio
19.10 – h 19 | Anna-Marija Adomaityte 

Pas de deux 

19.10 – h 21 | Smail Kanouté 

Never 21 

19.10 – h 22 | Diego Tortelli 

Body into the fight

 

20.10 – h 19 | Le parole di Ada per la danza – Incontro a cura di Gaia Clotilde Chernetich coordinato da Francesca Manica

20.10 – h 21 | Olga Dukhovnaya / Anton Svetlichny 

Swan Lake solo 

 

21.10 – h 19 | Panzetti/Ticconi 

Insel 

21.10 – h 20 | Daniel Mariblanca 

71BOEDIES1DANCE (e mostra fotografica 20-21.10) 

 

22.10 – h 17 | Alessandro Marzotto Levy

Irene (Vincitori DNAppunti Coreografici 2022)

22.10 – h 18 | DNAppunti Coreografici 2023 (serata finalisti)

Passing through | Lucrezia G. Gabrieli

Eat me | Giorgia Lolli

In perpetual blooming, despite the gods | Maya Oliva

Le Baccanti – fare schifo con gloria | Giulio Santolini

 

Luogo: Mattatoio

Ingresso: da 7 a 12 €

www.romaeuropa.net 

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Una nuova progettualità inaugura allo Spazio Rossellini di Roma, polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio gestito da ATCL, che rimarrà come spazio di riflessione su uno dei temi più importanti del momento: lo sviluppo sostenibile. Il 12 maggio prende l’avvio IMPRONTE. La primavera della sostenibilità una rassegna che in questo 2023 ha un focus sulla danza con 4 appuntamenti fino al 26 maggio. 

Così come ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, ad ogni passo corrisponde un’impronta. Ma quanto è profondo il segno che lascia il nostro passo sul mondo? Siamo davvero consapevoli dello spazio che occupiamo con i nostri corpi e con le nostre azioni? 

La rassegna Impronte è il tentativo di attivare dei percorsi educativi attraverso le espressioni della danza contemporanea per contribuire alla creazione di una collettività più consapevole e capace di comprendere che massimizzare il profitto ed il benessere di domani, non può essere fatto a discapito di ciò che accadrà dopodomani. La questione ha a che fare con i nostri comportamenti, con le risposte emozionali e cognitive con cui sapremo affrontare questa crisi. 

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La rubrica “Danzatori in movimento” esplorerà la vita e la carriera di danzatori e coreografi che, per un breve o un lungo periodo hanno scelto di vivere e lavorare al di fuori dei confini italiani.

Un appuntamento mensile, in cui incontreremo personaggi noti e meno noti del panorama della danza italiana, che ci racconteranno la loro esperienza all'estero e come questa ha influito sulla loro crescita personale e professionale. Scopriremo come il loro percorso artistico si sia arricchito e ci darà un'idea delle opportunità che il mondo offre ai talenti della danza. Siamo entusiasti di condividere con voi queste storie emozionanti e ispiratrici, e di scoprire insieme come l'espressione artistica possa superare i confini geografici.

 

Intervista a Roberta Pisu

Breve bio

Nata in Italia, Roberta Pisu è una danzatrice  e coreografa con sede a Monaco di Baviera. 

Nata a Cagliari nel 1984, ha iniziato i suoi studi professionali nella sua città d`origine in una scuola privata diretta da Anna Kukurba e in seguito presso"l´Accadémie Princesse Grace" (Francia). 

Successivamente, nel luglio 2010 si è laureata nel dipartimento di danza contemporanea presso

"L´Accademia Nazionale di Danza di Roma" (Italia).

 

Nel 2002 ha lavorato come solista per il "Teatro lirico di Cagliari". Dopo essersi trasferita a Roma e aver avuto varie esperienze come libera professionista nel 2007 lavora con Adriana Boriello co-fondatrice della nota compagnia belga "Rosas Danst Rosas".

Nel 2008 durante i suoi studi Universitari entra a far parte de "La Compagnia"con la supervisione artistica di Pina Bausch e la direzione artistica di Ismael Ivo, Cristiana Morganti, Adriana Boriello e Margherita Parrilla lavorando con diversi coreografi tra cui Iacopo Godani, Robin Orlin, Wayne Mc Gregor e Ismael Ivo.

 

Nel 2008 ha iniziato la sua carriera come coreografa in parallelo con l’università, vincendo il primo premio nella categoria coreografi al Festival Internazionale di Spoleto. 

Nel 2011 vince una borsa di studio come coreografa per il Banff Center for Arts and Creativity (Canada), dove ha trascorso un mese a collaborare con diversi artisti locali. Nel 2012 collabora come ballerina per la compagnia "Liens et lieux danse contemporaine marginale" diretta da Johanne Gour (Montreal-QC).

Dal dicembre 2012 lavora come danzatrice solista allo "Staatstheater am Gärtnerplatz" di Monaco di Baviera sotto la direzione di Karl Alfred Schreiner e dal 2016 come coreografa per lo stesso teatro, nonché come libera professionista.

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La rubrica “Danzatori in movimento” esplorerà la vita e la carriera di danzatori e coreografi che, per un breve o un lungo periodo hanno scelto di vivere e lavorare al di fuori dei confini italiani.

Un appuntamento mensile, in cui incontreremo personaggi noti e meno noti del panorama della danza italiana, che ci racconteranno la loro esperienza all'estero e come questa ha influito sulla loro crescita personale e professionale. Scopriremo come il loro percorso artistico si sia arricchito e ci darà un'idea delle opportunità che il mondo offre ai talenti della danza. Siamo entusiasti di condividere con voi queste storie emozionanti e ispiratrici, e di scoprire insieme come l'espressione artistica possa superare i confini geografici.

 

Intervista a Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti

Breve bio

Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità. Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci.

Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Center for Dance (HZT), Ginevra arte Intermediale presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Con il loro lavoro coreografico HARLEKING (2018) ottengono diversi riconoscimenti internazionali, oltre ai più importanti festival internazionali, è stato presentato alla piattaforma europea AEROWAVES Twenty 19, alla New Italian Dance (NID) Platform e alla Tanzplattform Deutschland 2020. Nel 2019 vincono con la performance site-specific JARDIN / ARSENALE il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e videoarte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano il loro ultimo lavoro AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz.

La loro ultima ricerca artistica indaga il potere simbolico dell’oggetto bandiera e ha preso forma attraverso la realizzazione di un dittico composto da due lavori coreografici (AeReA / 2019 e ARA! ARA! / 2021) e si è concluso con un lavoro filmico (Silver Veiled / 2021). Con AeReA hanno vinto la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano, mentre ARA! ARA! è stato sostenuto dalla Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings Program. Il lavoro filmico Silver Veiled è stato commissionato dal Dublin Dance Festival e presentato al Torino Film Festival. Nel 2021 ricevono una commissione dalla compagnia berlinese Dance On Ensemble per realizzare la loro ultima creazione per più performer MARMO, una risposta coreografica al lavoro di Lucinda Childs.

 

Quando avete lasciato l'Italia per trasferirvi in Germania?

Da cosa è nata questa decisione?

Ci siamo trasferiti entrambi in Germania nel 2010, dopo aver completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Sentivamo il bisogno di approfondire le nostre peculiarità artistiche in contesti scolastici che sostenessero maggiormente l’azione creativa attraverso molteplici linguaggi. Enrico ha frequentato a Berlino la scuola di performance e coreografia contemporanea HZT, che offre un contesto di scambio e formazione di danza contemporanea che non era presente in Italia. Ginevra invece a Lipsia ha frequentato presso l’Accademia di Belle Arti HGB il corso  “Arte dei media” aperto a diversi linguaggi artistici (desiderio iniziale non appagato dall’indirizzo troppo specifico e poco esaustivo a Roma).

 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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