Recensione dello spettacolo Antigone, in scena al teatro Studio Uno dal 17 al 20 dicembre 2015
Due attori pienamente immedesimati, Julia Boretti e Titta Ceccano, si confrontano, nella Sala specchi del Teatro Studio Uno, con uno dei maggiori drammi sofoclei. Dall’incontro dei due artisti prende vita Matutateatro, una compagnia che applica un lavoro fuori schema e non catalogabile in un preciso genere, sicuramente dedito allo sperimentale e al miscuglio di più elementi. Così va in scena la riscrittura dell’Antigone, una tragedia senza tempo, che in una pluralità di forme teatrali trasmette vari conflitti umani da sempre esistiti, da quelli più generali come le questioni di potere e di carattere decisionale, a quelli più intimi e sottili, gli inneschi tra donne e uomini e tra generazioni che si confrontato e si scontrano.
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