Venerdì, 19 Aprile 2024
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Recensione di Musami, o Vate, alle Colonne del Vizio in scena dal 19 al 24 maggio 2015 al Teatro dei Documenti

Una vita spesa tra la lucidità calcolatrice e l'innata possessione misteriosa che trasforma un poeta in un acceso intermediario di vibrazioni, non può non concedersi una tappa nel tempio dell'arte per eccellenza, per l'occasione un teatro particolarissimo e suggestivo, completamente bianco, il Teatro di Documenti fondato da Luciano Damiani. La purezza di questa grotta ha ospitato le impurità infernali di Gabriele D'Annunzio: Mariaelena Masetti Zannini, nelle vesti di autrice, regista e attrice, si cimenta nell'ardua impresa di tradurre oniricamente il sistema di rapporti del vate, notoriamente uno più controverso dell'altro, e cambia qualche carta in tavola facendo incontrare nel terzo luogo, un limbo esistenziale dove tutto può succedere, e difatti succede, le donne per lui più significative, l'amico Cocteau, ma anche Andrea Sperelli, il suo più celebre personaggio che prende vita, perché anche con lui si scopre necessario un confronto-scontro.

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Recensione di Insieme da soli in scena dal 22 al 24 maggio 2015 presso il Teatro Furio Camillo

Recitazione e acrobatica aerea si fondono in questo ipnotico spettacolo presentato dalla Compagnia Materiaviva Perfomance. Due corpi, due individui, che si incontrano, si toccano e si uniscono in un vorticoso susseguirsi di evoluzioni e musiche esotiche. Insieme da soli racconta le varie sfaccettature di una storia d’amore senza tempo, utilizzando essenzialmente il linguaggio del corpo. Partendo dalle prime fasi, caratterizzate da movimenti più intensi e passionali, passando poi a frammenti di vita quotidiana, a volte allegri e divertenti ed altre più tristi o melancolici.

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Recensione  ...con amore Marc e Bella Chagall  in scena al Teatro Due il 18 e il 25 maggio 2015

"Bella scriveva come viveva, come amava, come accoglieva gli amici. Le sue parole, le sue frasi sono una patina di colore sulla tela…Le cose comuni, le persone, i paesaggi, le feste ebraiche, i fiori – questo era il suo mondo, questi erano i suoi soggetti"   (Marc Chagall)

 

Il giorno che nacque Moishe Segal i cosacchi entrarono a Vitebsk per un pogrom. Diedero fuoco alla Sinagoga e a diverse case, compresa quella di suo padre, mercante di aringhe. Il piccolo Moishe ne sarà tratto in salvo tra il fumo e le fiamme e per tutta la vita sosterrà con ironia di " essere nato morto" lui che, invece, insieme alla moglie, fu simbolo stesso della Vita e del piacere e voglia di vivere.

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Recensione di Isla Neruda in scena il 16 e il 17 maggio 2015 al Teatro Due all'interno del DOIT Festival

                                            "Queste memorie, o ricordi, sono discontinue e a tratti si smarriscono perché così

                                                   appunto è la vita... La mia vita è una vita fatta di tutte le vite: le vite del poeta"

                                                   (Pablo Neruda, nota introduttiva di Confesso che ho vissuto , 1974 [postumo] )

 

Isla Neruda è un viaggio (particolare) che, stando seduti in platea, ci trasporta negli infiniti altrove di un unico altrove.

 E' un percorrere la vita e le suggestioni di un grande poeta e uomo del suo tempo: Pablo Neruda. Un pellegrinaggio attraverso versi, ricordi, frammenti, impression, suggestioni... Un vagabondaggio emotivo e corporale alla scoperta dell'uomo e del poeta, un vagabondaggio nell'animo di un uomo alla ricerca del senso di una vita e della vita.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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