Giovedì, 19 Settembre 2024
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Recensione di Coppia aperta, quasi spalancata in scena la teatro Kopó dal 2 al 5 luglio 2015

Al centro di questa brillante commedia troviamo la storia di Antonia, 38 anni, madre e moglie casalinga, ossessionata dai continui tradimenti del marito, un affascinante intellettuale di sinistra, abile oratore, sempre pronto a far passare le sue scappatelle come un qualcosa di normale all’interno di una coppia sposata da tanti anni. A nulla servono i vari tentativi di suicidio di Antonia (ben tre in un solo mese), l'unica soluzione trovata da suo marito sembra essere la “coppia aperta”. Riuscire a ritrovare la femminilità perduta non sarà un gioco da ragazzi per la povera donna, ma grazie all'aiuto di suo figlio ed alla sua forza di volontà le cose sembrano migliorare.

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Recensione Xenofilia in scena il 21 – 22 – 25 giugno 2015 al Fringe Festival



                                                                                                               Extraterrestre portami via
                                                                                                               voglio una stella che sia tutta mia
                                                                                                               extraterrestre vienimi a cercare
                                                                                                               voglio un pianeta su cui ricominciare

                                                                                                               (Extraterrestre, Eugenio Finardi, 1978)

Un angelo della morte consente un ultimo viaggio nei sogni, nei ricordi e nei desideri di Margherita, prima di portarla via con se.

Un angelo che ha come ultimo scopo quello d'imparare dalla bambola di Margherita, regalo del nonno, il silenzio.

Il suo compito è imparare la lingua di chi muore per regalare un ultimo viaggio nella vita, forse chiuso nell'impossibilità di essere se stesso come tutti noi.

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In occasione del raffinato gala di danza organizzato da Daniele Cipriani al Teatro Argentina, quattro “mostri sacri” della danza, Mats Ek, Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy, hanno lasciato il segno, ancora una volta, calcando le scene.

A fare il suo ingresso per primo è il sessantacinquenne Dominique Mercy con l’assolo "That Paper Boy, coreografato dal collega del Tanztheater Wuppertal, Pascal Merighi. Giacca e pantalone scuro, torso nudo e un video alle sue spalle con l’immagine del suo volto. Scuote nell’aria dei fogli, passa lentamente sul suo corpo un neon acceso, quasi a dar luce ad ogni sua fibra mentre sul video appare la scritta “with no audience no one to perform for there was no need to define myself I was just there i became irrelevant”.

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Recensione dello spettacolo Sineamore in scena il 18 giugno al Teatro Patologico di Dario D'Ambrosi nell'ambito della prima edizione del Festival dell'Emozione

Il cielo grigio minaccia un temporale sul deprimente sporco angolo di civiltà dinanzi ai nostri occhi. Qualcosa, cioè qualcuno, si sveglia dal sonno di chi è sempre sul chi va là, uscendo allo scoperto dalla sua coperta-rifugio alla ricerca di un telo di plastica o di qualsiasi cosa che argini la minaccia imminente dell'acqua che (forse) cadrà dal cielo ma, ritrovata la calma con un altro compagno di sventura, nel quale poco prima era inciampato, subentra il problema fame, che si risolve a scapito di una povera mosca che alla fine si rimane col dubbio di quanto gli abbia realmente riempito lo stomaco.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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