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Dopo il successo de “La Traviata”, I Virtuosi dell’Opera di Roma tornano in scena al Salone Margherita con “Il Barbiere di Siviglia”.
Da Parigi a Siviglia; dalle struggenti note melanconiche di un lieto fine impossibile da realizzare ed infranto solo dal fato avverso alle spumeggianti e allegre arie di una storia d’amore bizzarra, divertente e coronata dall’happy ending, suggello di una delle più briose “opere buffe” mai composte; dalla Traviata, insomma, al Barbiere di Siviglia, il passo è lungo: due opere diametralmente opposte ed agli antipodi della rappresentazione, sia per quanto riguarda il genere alle quali esse appartengono – un melodramma il primo, una commedia l’altra – sia per le sinfonie che per l’interpretazione scenica, ovviamente.
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