Venerdì, 29 Settembre 2023
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Esistono delle variabili incontrollabili nella vita e nell’arte che sfuggono dalle dita della razionale prevedibilità e, seguendo leggi proprie, accompagnano quel particolare momento verso un destino inaspettato e non del tutto intellegibile. Sono passati quarant’anni da quella rovente e desolata giornata di Ferragosto quando Roma d’estate si svuotava davvero e si avvertiva solo il suono di cicale accaldate e rumori indefiniti... lontani, provenienti da chissà dove. Era il 1980 quando nelle sale cinematografiche uscì “Un sacco Bello”, diretto da Carlo Verdone alla sua prima esperienza registica e prodotto da Sergio Leone. Enzo, Leo e Ruggero, i tre personaggi principali interpretati da Verdone stesso, nella loro apparente diversità raccontavano le rispettive storie di voli mai spiccati e mete mai raggiunte, condensando una certa comicità, derivata dalla natura stessa del personaggio, e una malinconia poetica, dove il dentro si fondeva con il fuori e la desolazione dell’esterno rifletteva la vibrazione interiore dei personaggi. Sembra ancora di sentirla riecheggiare per le strade di Roma quella melodia fischiata composta da Ennio Morricone, che racconta il senso di dispersione, solitudine ed irriquetezza che accompagnava l’episodio di Leo. Questi è un ragazzo puro, poco abituato a relazionarsi con le ragazze, che inciampa per caso in Marisol (Veronica Miriel), una turista spagnola, proprio nel momento in cui egli sta per “chiudere tutto” ed andare a Ladispoli per raggiungere l’unica donna della sua vita: la madre.

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#comunicatostampa

 

Ottomiladuecento metri quadri di superficie dedicata ad attività culturali dove avranno luogo Centoquattro serate a ingresso gratuito in sessanta giorni, di cui ventinove alla presenza di ospiti, tra cui anche sei incontri con ospiti internazionali. Tremila posti a sedere nelle tre piazze coinvolte, in cui saranno impiegati quaranta ragazzi, quaranta collaboratori tra service e consulenti e venti ragazzi volontari. Sono questi i numeri della sesta edizione de "Il Cinema in Piazza", che nell'arco della stagione vedrà l'arrivo da Varsavia, Los Angeles, Parigi, Amburgo e Berlino di ospiti come il Premio Oscar Pawel Pawlikowski che presenterà “Cold War”, Tony Kaye regista di "American History X", l'attrice Audrey Tautou con il regista e attore Mathieu Kassovitz per "Il Favoloso Mondo di Amélie" eL'ordre et la morale”, titolo mai distribuito nelle sale italiane, a cui seguono i registi tedeschi Jan-Ole Gerster che ha di recente presentato "M" di Fritz Lang e Dennis Gansel che invece introdurrà “L’onda”.

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È partito ufficialmente il countdown per la 7a edizione dell'Ariano International Film Festival, che si terrà dal 29 luglio al 4 agosto nella città di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.
Gli ingredienti? Proiezioni, incontri, workshop e conferenze, eventi speciali e naturalmente tanti ospiti.

Anche quest'anno la manifestazione si conferma particolarmente vivace e aperta a contaminazioni e a partnership, in particolare con realtà affini come Aqua Film Festival e Vertical Movie Festival, senza dimenticare quelle storiche con FAI, WWF e WEEC con cui sono stati organizzati laboratori a tema ambientale. Non mancheranno workshop, seminari, convegni tra cui quello con l’Università del Sannio, retrospettive come quella di Bernardo Bertolucci e proiezioni fuori concorso tra cui Gatta Cenerentola, vincitore di 2 David di Donatello, che sarà proiettata venerdì 2 agosto in presenza del regista Marino Guarnieri.

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Recensione del film Lazzaro Felice

 

Si è in un’altra dimensione. Una collocazione temporale quasi sospesa. Un paesaggio che richiama un realismo fiabesco, originario. Questo film mostra il grande inganno e allo stesso tempo la grande meraviglia del cinema. La magia e il realismo si fondono dando vita ad un anomalo fantasy spirituale. Il tutto con un'innocenza tale da destabilizzare anche il più scettico occhio stanco. Vince il premio Prix du Scenario a Cannes 2018 come migliore sceneggiatura, e il  National Board of Review come miglior film straniero. Ottiene tre candidature ai Nastri d'Argento, nove candidature ai David di Donatello, una candidatura agli Spirit Awards.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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