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O capitano, mio capitano: convince “L’attimo fuggente" di Iacomelli al teatro Sala Umberto
Recensione dello spettacolo L’attimo fuggente in scena al Teatro Sala Umberto dal 9 al 14 maggio 2023
Portare in scena un classico tra i più acclamati della storia della cinematografia mondiale come “L’attimo fuggente” non è una passeggiata: la sceneggiatura originale di Tom Schulman, infatti, è stata scritta appositamente per il lungometraggio e ha dato vita a un vero cult. Adattare un testo del genere per il teatro non solo è un’ardua impresa ma anche una grande responsabilità. È innegabile, infatti, come la transizione di un’opera cinematografica sul palcoscenico possa essere difficile da digerire per lo spettatore, soprattutto quando questa riguarda un evergreen.
Di fronte a tale operazione, però, il regista Marco Iacomelli non si è tirato indietro e ha dimostrato che sono le sfide impossibili quelle da cui si può ottenere di più e con una maggiore soddisfazione. Partendo dalla sceneggiatura nuda e cruda, senza passare dal film diretto da Peter Weir, Iacomelli ha deciso di riportare in auge quel Carpe diem a tanti così caro: ha ridotto a sei sedie la scenografia, ha tagliato le scene poco funzionali alla trama principale, e così ha focalizzato l’attenzione sui sei ragazzi, sulla loro amicizia, la loro adolescenza e il loro rapporto con il professor Keating.