Martedì, 08 Ottobre 2024
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#segnalazione

 

Nell’agosto 2019 ho fatto all’Edinburgh International Festival le prove dei nostri odierni schemi di distanziazione. Per assistere al testo di e con Tim Crouch, “Total Immediate Collective Imminent Terrestrial Salvation”, si era disposti su due file concentriche di sedie tutte ben separate, e si scopriva una scissione tra dimensione quotidiana e mondo parallelo. Ora chi occuperà le poltrone in sicurezza del Teatro Belli per il XIX ‘Trend. Nuove frontiere della scena britannica’ conoscerà altrettanto un allontanamento di postazioni, uno scorporo di contatti: risultato di pareti e di ragionevoli ostacoli post-Covid, e d’una condizione più centrifuga dello spettatore. Questo concetto divisorio è anche il filo irregolare ma presente nei 14 testi che proponiamo. A cominciare esplicitamente dal monologo “Wall” di David Hare, cui si presta Valter Malosti: un muro innalzato per dividere ebrei e palestinesi.

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Si aprirà giovedì 22 ottobre la quinta edizione del Festival dello Spettatore, ideato e promosso dalla Rete Teatrale Aretina organizzato con il sostegno e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, con il contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Nuovi Pubblici” e in collaborazione con, tra gli altri, Fondazione Guido D’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Unicoop Firenze, RAT Residenze Artistiche della Toscana, Murmuris, Progetto BUGS, Il Sonar.

 

Il Festival, appuntamento unico nel panorama nazionale la cui caratteristica principale è quella di focalizzare la propria attenzione sul pubblico, sarà centrato quest’anno su Lo spettatore digitale. L’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha portato gli artisti a sperimentare un’inedita fusione di linguaggi e di mezzi, dando vita alle prime sperimentazioni di spettacoli creati con pensiero teatrale per essere fruiti in forma digitale. Giornate di studi, workshop, spettacoli di nuova drammaturgia, presentazioni, si alterneranno in luoghi diversi della città e del territorio per fare il punto sulla situazione dello spettacolo.

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Moni Ovadia, Elio Germano, Emma Dante, Carmine Maringola, Andrea Argentieri, Alessandro Serra, Matthias Martelli, Stefano Romagnoli, Omar Rashid, sono solo alcuni dei protagonisti di Narni Città Teatro, prima edizione della manifestazione presentata in Umbria da LVF - Lunga Vita Festival di Ilaria Ceci e Davide Sacco e dal Comune di Narni che, da venerdì 2 a domenica 4 ottobre 2020, riempirà i vicoli e gli spazi più rappresentativi del centro storico narnese con oltre venti eventi in tre giorni, che porteranno nella cittadina umbra un'invasione di teatro e bellezza, «Perché di teatro e di bellezza vorremmo riempire ogni angolo della nostra città», afferma l'Assessore alla Cultura Lorenzo Lucarelli.

Lo spettacolo dal vivo di questa prima edizione dal sottotitolo "Volume I - Nascita", illuminerà i palcoscenici del Teatro Comunale Manini e l'Auditorium Bortolotti, per poi spostarsi all'aperto, a Piazza dei Priori, per poi tornare in luoghi iconici come la Sala Alvinio Misciano del Teatro Comunale Manini, la Sala Consiliare e l'Ala Deruta (ex Refettorio Sant’Agostino), in cui prenderanno corpo eventi di prosa, danza, musica, performance e arti visive.

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Si apre l’8 settembre con l’installazione musicale 

Voci sottese al Casino Nobile di Villa Torlonia,

la 28ª edizione del Festival ArteScienza, 

dal titolo “Accelerazione || Decelerazione”. 

 

Concerti, performance, installazioni, proiezioni, convegni, incontri con gli artisti e masterclass fino al 4 ottobre a Roma, 

alla ricerca di quanto più innovativo ci sia 

fra arte, musica, scienza, in un continuo gioco di trasformazione dello spazio urbano e dei luoghi d’arte che stimoli l’immaginazione del pubblico.

 

Il 4 dicembre la festa per i 30 anni del CRM - Centro Ricerche Musicali

 

Sarà “Accelerazione || Decelerazione” il titolo della nuova edizione, la n. 28, del Festival ArteScienza in programma a Roma in vari luoghi dall’8 settembre al 4 ottobre. Un titolo e un programma ideato ben prima dell’emergenza Covid e che alla luce degli eventi degli ultimi mesi acquista un significato ancora più attuale e stimolante. Ad organizzarlo il CRM - Centro Ricerche Musicali che nel 2020 raggiunge l’importante traguardo dei trent’anni di attività. Un’attività internazionale che da sempre si contraddistingue per l’approccio interdisciplinare, scientifico e allo stesso tempo divulgativo e partecipativo. I risultati confluiscono annualmente nel festival romano, che offre ciò che di più innovativo e originale avviene nell’incontro fra musica, arte, scienza. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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