Martedì, 21 Gennaio 2025
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Recensione della mostra Materiae presso Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano e Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 3 luglio al 6 ottobre 2024

 

Da ormai più di quarant’anni l’artista messicano Javier Marín porta avanti un percorso di ricerca artistica che unisce indissolubilmente l’ispirazione legata alla terra in cui è nato e le fascinazioni scaturite dai suoi contatti con l’arte e la cultura italiane. Scaturiscono, così, opere che fondono materiali e simboli di un Messico preispanico al manierismo toscano e al barocco romano. Non è quindi a caso che la mostra Materiae prenda posto nella doppia sede del Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano e del Palazzo delle Esposizioni di Roma in occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita dei rapporti diplomatici tra Italia e Messico. 

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Recensione della premiazione del concorso per l'abito ispirato alla mostra Rara Avis. Moda in Volo alle Uccelliere Farnesiane presso Curia Iulia, Foro Romano, Parco Archeologico del Colosseo il 4 luglio 2024

 

Il luogo scelto è certamente tra i più suggestivi e ricchi di storia della Capitale: la Curia Iulia, sede del senato nella Roma antica all’interno Foro Romano. L’evento è la riprova circa la volontà del Parco archeologico del Colosseo di unire antico e contemporaneo. In occasione di Rara Avis. Moda in Volo alle Uccelliere Farnesiane è stato, infatti, bandito un concorso dedicato alle accademie e università di moda per l’ideazione e la realizzazione di un abito ispirato alla mostra. Alla chiamata hanno risposto Accademia del Lusso, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia italiana, Accademia Koefia, Istituto di Moda Burgo, MAM - Maiani Accademia Moda, RUFA - Rome University of Fine Arts. La giuria, presieduta dalla direttrice Alfonsina Russo, è composta da Massimo Cantini Parrini, Costumista, candidato a 2 premi Oscar, Sofia Gnoli - Studiosa di moda, professore associato Università IULM e giornalista, Simonetta Gianfelici - Fashion Icon e Creative talent curator, Dino Trappetti - Presidente Fondazione Tirelli Trappetti e responsabile della Tirelli Costumi non presente fisicamente per motivi personali. 

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In sogno era una sfera bianca, personale dell'artista siciliano, presso Ceravento dal 15 giugno al 9 agosto

 

L'evoluzione del rapporto tra uomo e natura, sempre più fragile e precario, protagonista di In sogno era una sfera bianca, mostra personale dell'artista siciliano Giuseppe Vassallo. Ad ospitarla, dal 15 giugno, sarà Ceravento, area di condivisione dell'arte. Si tratta della prima mostra di Vassallo nella galleria pescarese, dopo il solo show dal titolo L’ora blu, esposto alla Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - Roma Arte in Nuvola, dal 24 al 26 novembre 2023. 

L'evento inaugurale è sabato 15 giugno, alle ore 17:00, alla presenza dell'artista. Poi la mostra sarà visitabile dal martedì al giovedì dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento. Con la personale di Vassallo - il testo critico è di Miriam Di Francesco - si rinnova la collaborazione tra galleria e artista con una produzione inedita del pittore siciliano che approfondisce la ricerca di paesaggio e figura già avviata l’anno precedente.

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Recensione della mostra Am I good enough? presso la Galleria centrale del Policlinico Tor Vergata dal 14 al 25 maggio 2024

 

Il corpo può essere questo e molto altro ancora, sembra variare nelle sue diverse accezioni 

e declinazioni in base al valore che gli viene attribuito dalla persona che lo osserva, 

da quella che lo vive e da quella che lo idealizza”.

(Lorenzo Veneri)

 

C’era una volta in cui il corpo era soggetto principale dell’opera d’arte: attraverso di esso la statuaria antica greca e romana veicolava molteplici messaggi, da quelli religiosi a quelli politici. C’è stata, poi, la volta del Medioevo che il corpo ha in qualche modo demonizzato. Riscoperto nel Rinascimento, analizzato nell’Illuminismo e trasfigurato dal Romanticismo, il corpo finisce per essere uno dei protagonisti del Novecento, basti pensare al fenomeno top model degli anni ’80 e ’90. In seguito il concetto ideale, irraggiungibile ma a cui ambite, viene ulteriormente complicato dall’avvento dei social network dove esibirlo sembra quasi un obbligo e, grazie o per colpa dei numerosissimi filtri a disposizione, ritoccarlo praticamente un imperativo. Per non parlare di tutte le tecniche di medicina estetica e chirurgia plastica infinitamente più accessibili rispetto a un tempo. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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