Sabato 23 ottobre l’inaugurazione presso la galleria d’arte Faber di Roma
Il titolo intende mettere in evidenza la parte più sensibile che è dentro ognuno di noi, la nostra “zona cieca”, un territorio che vale la pena perlustrare e osservare con estrema compassione.
Accogliere le nostre imperfezioni trasformando le debolezze in punti di forza. Rendersi vulnerabili. Superare le paure accettando il rischio di essere feriti nell'esporsi senza corazze.
Lasciare che le emozioni ci attraversino e trapelino, mostrarsi per ciò che si è, connettersi con gli altri.
Partendo dalla difficile osservazione delle parti buie celate nell'intimo, si assiste al loro progressivo scioglimento nel tentativo di intercettare la purezza che è in noi, al di là della forma e dell'impermanenza.
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