Recensione della mostra Fidia presso Musei Capitolini - Villa Caffarelli dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024
Quando si parla di Arte Antica uno dei nomi che viene subito in mente, anche tra i non esperti, è quello di Fidia. E non potrebbe essere altrimenti: a lui, infatti, si devono alcune delle più importanti e leggendarie opere di quel periodo, come la Statua crisoelefantina di Zeus a Olimpia, considerata una delle Sette meraviglie del mondo, o quella di Atena Parthenos custodita nel Partenone. Della realizzazione di quest’ultimo Fidia fu addirittura anche il supervisore, presiedendo la sua costruzione e ideandone la decorazione. Il suo nome, però, non fu sempre così conosciuto: la riscoperta, insieme a quella di un altro inarrivabile scultore antico come Prassitele, si deve a Francesco Petrarca. Che, nel 1337, collego i due nomi agli autori grandemente lodati da Plinio nella sua Naturalis Historia. Ciò fa ben capire quanto, in realtà, di Fidia si sappia pochissimo: i dati che ne abbiamo provengono da fonti letterarie mentre la sua opera ci è giunta principalmente attraverso repliche. L’esposizione monografica a lui dedicata, la prima nel suo genere, vuole quindi approfondire la sua figura, porsi come un’occasione per confrontarne le opere e riflettere sull’enorme impatto che hanno avuto sull’arte di tutti i tempi, intrecciandosi con la storia e la cultura dei popoli che ne sono venuti a contatto.
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