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Giulio Manfredonia: il bisogno dell’altro è un tema sempre attuale e bello da vedersi
Abbiamo intervistato il regista Giulio Manfredonia artefice della regia di Paura d’amare, in scena al teatro Brancaccino dal 24 ottobre 2019 al 3 novembre 2019. La scia emotiva lasciata dallo spettacolo è stata occasione per evidenziare lo stile registico di Manfredonia orientato, in questa pièce, ad oltrepassare la parola recitata per cogliere e comunicare l’emozione ad essa sottostante.
La drammaturgia nasce come testo teatrale per poi svilupparsi nella versione cinematografica nel 1991. Qual è stato l’elemento che l’ha convinta ad impostare la regia teatrale partendo dal film ?
La perfezione del testo che racconta la difficoltà di vivere la propria vita all’interno di una storia d’amore complessa collocata nella quotidianità. Tale fedeltà alla realtà di tutti i giorni mi è piaciuta. Nel testo è presente anche il doppio registro della commedia e del dramma perchè, proprio come nella vita, il dramma arriva quando meno te lo aspetti. I due protagonisti, pur collocati nella loro epoca storica, sono personaggi ancora attuali perchè raccontano vicende umane universali e senza tempo, come appunto la fatica di vivere.