Giovedì, 01 Maggio 2025
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Catania Off Fringe Festival, dal 16 al 29 ottobre 2023

 

"Non c’è vita senza collettività, è cosa risaputa: qui ne hai la controprova, non c’è vita senza lo specchio degli altri…" diceva Goliarda Sapienza, scrittrice catanese, di cui il prossimo anno ricorrerà il centenario dalla sua nascita.

Ci piace che questo sia l'incipit per introdurre la seconda edizione del Catania Fringe Festival poiché nella mission dei Fringe come una delle prime volontà è che sia "luogo di scambio e di confronto tra artisti e operatori di settore e per la costruzione di una rete di scambio di buone pratiche e di esperienze diffuse". E non c'è luogo migliore di scambio, a nostro parere di una città come Catania, concava e accogliente, senza spigoli, difficile forse, ma dai contorni stondati. Ecco perché a nostro parere Catania è uno dei luoghi migliori per ospitare un Fringe e Francesca Vitale e Renato Lombardo, direttori artistici, che curano anche il festival di Milano Off Fringe, lo hanno ben compreso, valorizzando la vocazione della città siciliana. Grazie all'associazione culturale “La Memoria del Teatro”, il Comune di Catania tramite il bando "Palcoscenico Catania. La Bellezza senza confini", nato per la valorizzazione dei quartieri decentrati, e il Ministero della Cultura, attraverso il FUS progetti speciali, il festival quest'anno ha assunto una identità più definita e considerato che è una seconda edizione i presupposti di una crescita ulteriore a nostro parere, ci sono tutti. Per due settimane Catania ha ospitato, dal centro alle periferie, 64 spettacoli in 17 spazi performativi, replicati, in modo alternato, dal giovedì alla domenica nei due fine settimana lunghi di fine ottobre.

Un incontro suggestivo per ricordare Victoria de los Angeles, al Giovanni da Udine, il 27 ottobre 2023

 

Venerdi 27 ottobre, alle 17.30, si è inaugurata la rassegna ‘PICCOLI GRANDI EVENTI’ al Teatro Giovanni da Udine.

Si tratta di una interessantissima serie di incontri voluti dalla direttrice Musica e Danza, la Signora Fiorenza Cedolins, che coinvolgono illustri studiosi ed interessanti cantanti che si propongono di indagare il mondo della canzone.

Il primo incontro, introdotto con eleganza dal soprano friulano, magnifica padrona di casa,  ha al centro la figura di Victoria de los Angeles, cantante spagnola di cui si celebrano i cent’anni dalla nascita.

Per ricordarla è intervenuto il critico musicale Jorge Binaghi, co-fondatore della Fundacio’ Victoria de los Angeles.

Binaghi è letterato raffinato, critico affidabile ed onesto,  poco  incline agli eccessi ed alle forzature ed ha saputo presentare il grande soprano catalano pastellandone la figura con misura ed affetto.

Ha descritto la sua famiglia , di origini umili. Ha ricordato l’irrompere della Guerra Civile nella vita di quella giovane che cantava a squarciagola nelle aule vuote dell’Università, dove il padre era bidello. Ha parlato degli anni felici della giovinezza e di quelli tragici che si abbatterono su di lei, superati i quaranta anni, quando il matrimonio fallì,  perse un figlio e dovette gestire il grave handicap dell’altro di cui, racconta Binaghi, lei era orgogliosissima.

Recensione de Il mercante di Venezia  in scena al Teatro Olimpico dal 10 al 15 ottobre 2023

 

Ad accoglierci una scenografia scarna, essenziale disposta su due piani evocativa della struttura lignea del Globe Theatre: è così che il Teatro Olimpico ricrea le atmosfere shakesperiane in cui saranno calati gli eventi narrati ne Il mercante di Venezia. Subito però ci accorgiamo dell’inserimento di elementi originali rispetto all’opera conosciuta: i costumi e le musiche di Adriano Dragotta ci riportano ad un’epoca differente da quella immaginata da Shakespeare: gli eventi rappresentati sono stati posticipati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in un clima più vivace e colorato, quasi da Belle Epoque, anche se l’essenza delle vicende rimane inalterata.

Come è noto, due nuclei narrativi s’intrecciano tra loro: l’ambigua relazione d’amicizia tra Antonio e Bassanio e la conquista dell’amore di Porzia da parte di Bassanio. Shakespeare lascia volutamente nell’ambiguità la natura della relazione tra i primi due, anche se spesso tra i due intercorrono intense dichiarazioni d’amore per connotare il loro rapporto. Tuttavia Bassanio è interessato a sposare Porzia, figura femminile emancipata e fuori dai canoni: viene delineata come una donna bella, intelligente, determinata ad ottenere ciò che vuole, in grado anche di trovare soluzioni originali anche in una situazione apparentemente senza via d’uscita come quella del debito contratto da Antonio con l’usuraio ebreo Shylock per procurare a Bassanio il patrimonio necessario a sposare Porzia.

Recensione dello spettacolo “L’imbalsamatore”, in scena presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, 11 - 12 ottobre 2023

 

Nel 1997 Renzo Rosso, prendendo spunto dagli eventi accaduti in quel periodo, scrisse un monologo sarcastico e surreale musicato in seguito da Giorgio Battistelli, che prese in mano questa travolgente scrittura sagomandola intorno alla musica (o viceversa), rendendola così un monodramma giocoso da camera, in cui la voce dell’attore e la melodia sono entrambe personaggi che si intersecano tra loro per riprodurre la trama di questo racconto. Il Romaeuropa Festival, regala agli spettatori una riedizione de “L’imbalsamatore”, dove la voce narrante prende corpo nel bravissimo Massimo Popolizio, mentre la direzione dell’orchestra Parco della Musica Contemporanea Ensemble è affidata a Tonino Battista. Popolizio calca il proscenio della “Sala Petrassi” nell’Auditorium di Roma, davanti a un velo, sul quale sono proiettate immagini simboliche che si rifanno al racconto, soddisfacendo in questo modo anche il senso visivo di uno spettatore curioso dell’ ascolto della storia, il resoconto della folle solitudine del dottor Aleksej Miscin, di professione imbalsamatore, che viene incaricato di curare la “salute” della mummia di Lenin.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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