Giovedì, 01 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo Molto dolore per nulla in scena al Teatro Basilica dal 3 al 5 novembre 2023

 

All’interno del suggestivo spazio di Teatro Basilica, situato all’interno del medesimo complesso che ospita la Scala Santa e dove un tempo c’era un’autentica basilica cristiana, va in scena uno spettacolo delicato e potente che ruota tutto intorno a una donna (Luisa Borini) e alla sua dipendenza affettiva. Vestita di un abito rosso, evidentemente un rimando alla passione, firmato Clotilde Official, la protagonista si presenta al pubblico come un’artista: innanzitutto delle liste. Passare in rassegna tutto ciò che la riguarda è un modo per fare ordine ma come si può fare ordine circa l’esperienza amorosa, per antonomasia la sfera dove l’irrazionale esercita il suo potere assoluto? È proprio qui che si intreccia e ingarbuglia il nodo della questione, che l’attrice tenta di fare e disfare come con il filo del microfono che l’accompagna. Il tono scelto è quello tragicomico ma mano mano che ci si allontana dalla stand-up commedy il nodo non solo viene al pettine ma rischia di spezzarne i denti: cosa siamo in grado di rischiare e sopportare per essere di qualcuno? Molto dolore per nulla indaga tutto ciò partendo da un’esperienza personale che vuole diventare una riflessione universale sul sentirsi un niente se non si è di qualcuno: un sentimento purtroppo diffuso. Dalle semplici rinunce alle abitudini quotidiane all’evitare tutta una serie di situazioni normali - per gli altri ma che dal punto di vista del rapporto potrebbero metterlo in crisi - sono i primi passi verso quella discesa che conduce alla perdita del proprio sé che molte donne e uomini sperimentano all’interno di relazioni insane. La protagonista arriva persino a trasferirsi dall’altra parte del mondo per difendere il suo amore da se stesso. Ma basterà?

In scena a Trieste una controversa edizione del capolavoro di Puccini

 

Recensione di Manon Lescaut di Giacomo Puccini in scena al Teatro Verdi di Trieste dal 2 al 12 novembre 2023

 

Il teatro Verdi di Trieste inaugura la stagione con ‘Manon Lescaut’ di Giacomo Puccini, assente da una quindicina d’anni dalle scene tergestine.

Facciamo subito l’importante premessa che è decisamente meritorio che un teatro dal passato coraggioso cerchi di virare dalla secca degli allestimenti di routine cui ci aveva abituato negli anni della precedente gestione, per aprire alle grandi firme della regia. Nella stagione che ci aspetta, ci  saranno Stefanutti, Vick, Del Monaco, Gavazzeni e Maranghi, Curran e Brockhaus. Tanto da vedere, tanto da discutere, tanto da meditare. Quindi  un messaggio importante: il teatro è vivo, attuale,  propositivo e dialettico.

Alcuni saranno lavori inediti. Altri sono spettacoli già rodati, visti prima e scelti.

La ferocia di Nicola Lagioia in scena al teatro Vascello in Roma, nell’ ambito della rassegna  “Romaeuropa Festival 2023”, dal 31 ottobre al 2 novembre 2023

 

“Una pallida luna di tre quarti illuminava la statale alle due del mattino. La strada collegava la provincia di Taranto a Bari, e a quell'ora era di solito deserta…”

(incipit “La ferocia”)

 

Nel 2015 Nicola Lagioia riceve il premio Strega con “La ferocia”, il romanzo racconta il crollo di una famiglia, con dei sistemi deviati e mette in scena una galleria di personaggi spaventosi e realistici, probabile rappresentazione di un paese rovinato dal mito della crescita economica, ottenuta, se serve anche con il malaffare. Una storia familiare imponente, che prende vita sul palco del teatro Vascello in Roma, nell’ ambito della rassegna  “Romaeuropa Festival 2023”, dal 31 ottobre al 2 novembre, grazie alla messa in scena della compagnia VicoQuartoMazzini. 

Recensione dello spettacolo “Blankets” in scena al Teatro del Giglio di Lucca il 1° novembre 2023

 

Il rapporto tra la nona arte e il teatro è ormai ben consolidato al Lucca Comics. Il progetto della Graphic Novel Theatre, infatti, ha permesso di trasporre interessanti opere disegnate in spettacoli teatrali che hanno riscosso tanto successo da dar vita a tournée per tutto lo stivale, come il caso di Kobane Calling On Stage e L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi. Un esperimento che ha dimostrato quanto le due arti possano trarre giovamento l’una dall’altra e rappresentare un valido veicolo per avvicinare lettori e lettrici di fumetto al teatro e viceversa.

È così che quest’anno si è scelto di portare on stage un’opera molto intima, introspettiva e intensa, dal timbro forte e che tocca nel profondo il lettore. Dalla scrittura di Blankets, infatti, si può essere spiazzati oppure la si può leggere come un’occasione per una propria catarsi interiore: questo è il sentimento con cui si affronta il fumetto e che poteva rendere complessa l’operazione teatrale. 

Eppure, con la delicatezza che ha già contraddistinto i suoi precedenti lavori e tanta attenzione nei confronti dell’autore, Francesco Niccolini, regista e adattatore dello spettacolo, è riuscito a regalare al pubblico del Lucca Comics 2023 un piccolo gioiello.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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