Domenica, 03 Novembre 2024
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Tra gli appuntamenti ormai irrinunciabili del panorama musicale e teatrale italiano, anche quest'anno torna, per la sua quinta edizione, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che, dopo aver messo in rete i teatri dell'antichità della ricca terra di Sicilia, si pone l'obiettivo di valorizzare e interessare i principali siti archeologici del Mediterraneo, a cominciare dal coinvolgimento della vicina Calabria, per diramarsi fino all'Europa e all'Africa.

Oltre 40 giorni di festival che, comme d'habitude, toccherà tutte le arti, dalla lirica al balletto, dal sinfonico alle contaminazioni con il pop d'autore e con il rock e prevederà la partecipazione di grandi artisti del panorama internazionale.

Il festival, che prevede un enorme dispiegamento di oltre 200 persone tra artisti e maestranze, ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti, tra cui spiccano L'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, di alcune tra le più alte cariche dello Stato, della Regione Siciliana, dell'Assemblea Regionale Siciliana, della Confederazione Italiana Archeologi, della Fondazione Verona per l'Arena,  e ha ottenuto il prestigioso marchio Effe Label, che viene dato ai festival più prestigiosi d'Europa.

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Il Teatro della Pergola torna, nelle giornate dedicate all’Europa, a riflettere su questo importante tema, allargandolo in questo 2023 alla ricerca di una nuova relazione cooperativa con il continente africano, anche alla luce degli esperimenti sull’attore europeo condotti nell’ultimo recentissimo passaggio a Firenze di Ionesco Suite. 

 

Questo progetto si inserisce nel percorso iniziato nel 2022 con il lancio della Nuova Alleanza dei Teatri Europei, ideata congiuntamente dal Théâtre de la Ville e dal Teatro della Pergola, che si è posta l’obiettivo – dopo la fine della pandemia - di interrogarsi, inventare e costruire, attraverso la forza della cultura e dell’arte, un territorio umano comune, inserito pienamente nel contesto del XXI secolo, riunendo generazioni e spazi culturali e creando nuovi legami tra arte, scienza, salute, ambiente, giustizia ed educazione. Dal mese di gennaio 2023 questa esperienza è stata rafforzata dal nuovo progetto dell'Attrice e dell’Attore europei, con l'organizzazione di momenti di lavoro sulla recitazione tra Italia e Francia, al fine di sperimentare nuove forme di apprendimento al di là delle lingue e dei confini nazionali.

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Passato, presente e futuri possibili, riletti attraverso la lente critica, non accomodante e spesso volutamente provocatoria dei diversi linguaggi artistici. Un’analisi della contemporaneità che abbraccia i temi della discriminazione di genere, del cambiamento climatico, della corruzione in politica e di tutte le fragilità che ci caratterizzano e ci costituiscono in quanto esseri umani.

 

Questo il denominatore comune della dodicesima edizione di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che porterà nelle due province artisti di fama nazionale e internazionale, impegnati in sedici spettacoli a ingresso gratuito, tra cui nove spettacoli in prima regionale e due prime nazionali. Per la prima volta, infatti, il pubblico avrà occasione di assistere a una lettura teatrale con musica del Marcovaldo di Italo Calvino, nel centenario della nascita del grande scrittore, e di ammirare Pulse, la più recente creazione della National Dance Company Wales, la compagnia nazionale di danza del Galles, nella sua unica data italiana. 

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I contenuti della XXI edizione di Trend. Nuove frontiere della scena britannica sono stati per la gran maggior parte decisi prima del 24 febbraio 2022, ed è deducibile che una programmazione messa a punto successivamente, a invasione russa dell’Ucraina avviata, avrebbe forse almeno in parte iniziato ad accogliere alcune forme di tempestivo instant-theatre sociale, emergenziale e bellico, in considerazione della drammaturgia inglese sempre pronta a riflettere gli scossoni interni e internazionali che si registrano oltremanica. Premesso questo, mentre alle tragedie climatiche, pandemiche ed economiche s’è aggiunta la calamità della guerra, il nostro festival tiene per suo conto la barra dritta su una cinquina di seri, profondi, dilanianti problemi che potremmo così sintetizzare: i sentimenti umani mai riconosciuti e negati, i rapporti di convivenza comunitaria a rischio, le controversie contemporanee di genitorialità e figlitudine, l’ardua e complessa identità dell’essere giovani, e (due casi di angosce e allarmi preesistenti all’oggi) narrazioni legate a conflitti mortali o a carestie. Sedici testi, nel nostro programma di due mesi, che non danno tregua, non confortano, prospettano solo minime vie d’uscita.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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