Giovedì, 01 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo “Evita y yo, storia di due argentine”, in scena al teatro Cometa OFF dal 15 al 18 gennaio 2015

Sonia Belforte compie un viaggio personale alla ricerca di una verità, quella di una donna, Evita Peròn, che ha avuto la forza di cambiare il modo di pensare ed agire di una nazione. Ci troviamo davanti ad una lezione di vita e perseveranza. 

Vite vissute su strade parallele, per certi versi, quelle di Sonia ed Evita. Come la stessa attrice/autrice dichiara sono entrambe argentine, con gli stessi sogni e la stessa voglia di rivalsa verso una società che spesso dimentica ciò che conta e che non sa ammettere gli sbagli commessi. La Belforte mette in scena così uno spettacolo del ricordo, ma non solo. Quello su Evita è uno spettacolo pedagogico, in quanto educa. In cosa?

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Recensione di Quando la moglie è in vacanza di George Axelrod, regia di Alessandro D'Alatri in scena al teatro Quirino dal 26 Dicembre al 18 Gennaio 2015

 

Lo spettacolo ha inizio con la proiezione a tutto campo di una partita di calcio, quella che in una sera calda d'estate sta guardando un uomo di mezza età, seduto su di un divano mentre beve un chinotto. La scena si ha luogo in un salotto di una casa romana con una fantastica vista su uno degli scorci più belli della città, quello della cupola di San Pietro. La parete più grande della stanza è utilizzata come libreria a muro così da contenere i tantissimi libri appartenenti alla famiglia Sormani.

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Recensione de FÄK FEK FIK, le tre giovani in scena al teatro Sala1 di Roma nei giorni 9 - 10 - 11 gennaio 2015

Così come Tarkovskij partendo dal finale di "Picnic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugackij girò "Stalker", allo stesso modo il laboratorio teatrale SCH.lab partendo dal finale del dramma "Le Presidentesse" di Werner Schwab da vita improvvisando sul palco a "FÄK FEK FIK

Et de longs corbillards, sans

tambours ni musique,

Défilent lentement dans mon âme; l'Espoir,

Vaincu, pleure, et l'Angoisse atroce,despotique,

Sur mon crâne incliné plante son drapeau noir.

(Spleen, I fiori del Male, Charles Baudelaire, 1857)

 

Quando sul finire degli anni '80 scrisse "Le Presidentesse" prima parte della triologia dei "Drammi fecali", il drammaturgo austriaco Werner Schwab poneva sul palco con sarcasmo e dissacrazione tre figure femminili non più giovani e ai margini di una società ipocrita, piena di miseria, sogni infranti e barlumi di speranza accecati dal pungente odore dell'alcool...

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recensione di Go down, Moses in scena al teatro Argentina dal 9 al 18 gennaio 2015

Il sipario è già aperto quando il pubblico comincia ad entrare in sala. Molti dei presenti non se ne accorgono ma lo spettacolo è già cominciato, prima del previsto. Difatti al posto del sipario è posta una tela bianca (in gergo tulle) che funge da filtro e che rimarrà lì per tutta la durata dello spettacolo. Lascia intravedere cosa avviene ed allo stesso tempo dà possibilità al palco di vivere in una dimensione tutta sua. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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