Recensione dello spettacolo The river, in scena al Teatro Belli dal 25 al 27 Ottobre 2022, nell’ambito della XXI edizione della rassegna Trend - Nuove frontiere della scena britannica.
Un placido fiume dove, sotto la luna nuova, sguazzano branchi di trote iridescenti può essere un luogo ideale per il romanticismo. La stessa figura del pescatore emana fascino, soprattutto se incarnata da un uomo prestante e di belle maniere. Ma la pesca con la mosca è un trucco, un imbroglio: è artificiale l'esca che attrae i pesci all'amo.
Un uomo (Alessandro Federico), completamente dedito alle sue lenze, conduce nella baita solitaria dove vive la nuova fiamma e con lei intraprende i primi dialoghi della loro relazione. Ma, per l'immediato straniamento del pubblico, la figura femminile si sdoppia in due personaggi tanto sovrapponibili, quanto visivamente antitetici. Il rito del corteggiamento procede così, in un serrato alternarsi delle scene, con dinamiche parallele. Ma il gioco è truccato, quelle che all'inizio sembrano giocose schermaglie amorose diventano crinature, e poi fratture, aperte dal dubbio e dalla disillusione. Nel percorrere questa discesa vertiginosa, l'uomo sembra ripetere con impassibile costanza la sua parte. Dietro di lui un mistero che non viene disvelato e il ricordo doloroso e lontanissimo di una preda meravigliosa, ineluttabilmente sfuggita per sempre. L'epilogo sembra suggerire un ripetersi ciclico degli eventi.
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