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L’uomo più crudele del mondo al teatro Ambra Jovinelli: un’intervista dal gusto nietzschiano
Recensione de L’uomo più crudele del mondo in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 30 novembre all’11 dicembre 2022
Ogni cosa, come insegna un vecchio adagio, possiede due realtà, come le facce di una moneta: una visibile, nota a tutti, quasi lapalissiana, che evidenzia tutto, anche il più piccolo difetto; e una nascosta, sottostante, che nel buio potrebbe rivelare qualsiasi cosa, dalla preziosità di un materiale alla peggiore delle corrosioni. Per conoscerle entrambe, bisogna girarle e vedere: e se poi quella visibile, fosse la peggiore? Su questo concetto si basa L’uomo più crudele del mondo, scritto e diretto da Davide Sacco con due interpreti d’eccezione: Francesco Montanari e Lino Guanciale.
Quest’ultimo è Paolo Veres, proprietario della più importante fabbrica d’armi d’Europa, che, sulla sua scrivania d’ufficio, risponde alle domande di un giovane giornalista (Montanari). Già dalle prime battute, l’intervistato si trasforma in intervistatore, cambiando immediatamente atmosfera e facendo prendere alla chiacchierata una strana piega. Personalità e storie, si sovrappongono in un ritmo calzante, mostrando la vera faccia dell’uomo più crudele del mondo.
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