Recensione di ‘Der Fliegende Holländer’ al Teatro ‘Giuseppe Verdi’ di Trieste
Approda di nuovo, dopo diciotto anni, ‘Il Vascello Fantasma’ al teatro Verdi.
Edizione dal cast importante, con la regia di Henning Brockhaus e la direzione di Enrico Calesso.
Gli esiti sono stati unanimemente positivi per gli aspetti musicali, un po’ più eterogenei per gli aspetti visivi.
Un gruppo di spettatori non ha apprezzato ed ha dissentito con qualche buh alla prima, che però erano del tutto assenti alle due repliche successive, cui abbiamo assistito.
Il Regista tedesco è sicuramente un Maestro del palcoscenico e quando si va a vedere uno spettacolo con la sua firma non ci si può aspettare una lettura scontata o tradizionalmente accattivante.
Brockhaus scava, indaga, rilegge, sublima.
Ovviamente questo può piacere o meno. Per fortuna, però, le sue interazioni con la partitura sono visive ma non inficiano l’esecuzione. Questo per dire che a differenza di altri che mettono in difficoltà i cantanti, introducono pause incomprensibili, rumori non previsti ed effetti fuorvianti, con lui, nella peggiore delle ipotesi basta chiudere gli occhi e godersi l’esecuzione.
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