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Lombardi-Tiezzi e Antichi maestri: l’ossessione per l’imperfezione alla perfezione
Recensione dello spettacolo Antichi maestri in scena presso il Teatro Vascello dal 23 al 28 novembre 2021
Ultimo testo di una trilogia con cui Thomas Bernhard indaga le Arti – Il soccombente ha come oggetto la Musica mentre A colpi d’ascia riguarda il Teatro - Antichi maestri prende le mosse da un bizzarro protagonista: un musicologo che da più di trent’anni, ogni due giorni, si reca presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna. E, giunto nella Sala Bordone, siede di fronte al Ritratto di uomo con la barba bianca di Tintoretto. Chiunque abbia familiarità con i luoghi espositivi non per semplice curiosità, turismo o motivi professionali potrebbe trovarsi a proprio agio con una premessa del genere: anche se in maniera meno compulsiva, capita ci si appassioni talmente tanto a un’opera da volerla ammirare ogni qualvolta se ne abbia la possibilità e godere delle sensazioni che l’accompagnano. Il motivo per cui il particolarissimo visitatore continua a tornare davanti a un determinato quadro non è, però, questo. O, almeno, non solo. Così come non è solo di Pittura che Bernhard vuol parlare.