- Recensioni
- Posted On
Shit, Il virus della verità: il mondo in agitazione per la verità impossibile da nascondere
Recensione dello spettacolo Shit, Il virus della verità, di Carlo Forti con la regia di Marco Mattolini, in scena al teatro Tordinona dal 2 al 12 novembre 2021
La scena si apre in una stazione radio americana: una frizzante coppia di giornalisti si diverte sul lavoro ma nel contempo è preoccupata per le notizie che arrivano in redazione. Un virus alquanto atipico si sta diffondendo velocemente attraverso le carte di credito e colpisce soprattutto i più ricchi. Gli effetti sono devastanti: gli affetti dal virus perdono i freni inibitori e si ammalano di una malattia simile a alla Sindrome de la Tourrette, per cui iniziano a riportare fedelmente agli altri tutti i loro pensieri più reconditi. Non è più possibile nascondere la verità dei propri pensieri e delle proprie azioni. Dirigenti d’azienda, politici, uomini di Chiesa, noti guru, s’infettano e nei loro discorsi pubblici squarciano il velo dell’ipocrisia rivelando le loro vere intenzioni. Solo per citare alcuni esempi, i politici dichiarano di essere mentitori seriali e di curare solo il proprio interesse raggirando il popolo; i dirigenti d’azienda svelano le falsità con cui tessono i loro inganni ai danni degli operai; gli uomini di Chiesa mostrano i loro comportamenti poco aderenti al loro ministero spirituale. La società finisce nella confusione totale, nulla si rivela come sembrava, tutte le verità vengono sovvertite: “si riempiono le carceri, si svuotano i parlamenti”. Anche l’apparente consolidata coppia di giornalisti scoppia in seguito alle rivelazioni di lei su inganni e tradimenti da parte sua. La condizione di pandemia colpisce il mondo e medici e ricercatori si mettono al servizio della salute pubblica, trovando un antidoto alquanto originale e ai limiti dell’improponibile proprio nelle classi sociali meno abbienti, a questo punto ricercate e utilizzate come rimedio, quindi per l’ennesima volta utili agli interessi di quelle più elevate.