Domenica, 19 Maggio 2024
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Il giorno 8 luglio, all’interno della articolata presentazione della stagione teatrale 2023 2024 del  ‘Giovanni da Udine’ , la direttrice artistica  della sezione musica e danza, Fiorenza Cedolins ha illustrato gli spettacoli previsti a partire da ottobre.

La signora Cedolins, soprano acclamatissimo in tutto il mondo ed ancora in carriera, ha descritto con passione e competenza una   rassegna raffinata, che ha saputo plasmare con professionalità ed un entusiasmo che ha trasmesso al pubblico che ha gremito la  grande sala del teatro.

Il programma è decisamente articolato e ricco di motivi di interesse.

Per il dettaglio si rimanda a : https://www.teatroudine.it/, ma la stagione merita sicuramente delle sottolineature.

L’apertura è affidata, il 6 ottobre, alla Dresden Philarmonic , diretta da Krizstof  Urbanski, con la presenza preziosa di  Julia Hagen, giovane violoncellista di grande talento , che eseguirà il ‘Concerto per violoncello ed orchestra n 1 in La minore op 33’ di Camille Saint- Saens, elemento centrale di una serata che prevederà anche un omaggio al compositore di colonne sonore Wojciech Kilar e l’esecuzione della Sinfonia n 4 di Cajkovskij.

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In ogni uomo abita una nostalgia dell'infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno - che molto spesso è da lui edificato - barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell'arte, nelle scoperte della scienza”. 

 

Voglio partire da questa sinossi, legata al primo spettacolo che presenteremo, per presentare  questa quattordicesima edizione, che vede ancora una volta grandissimi protagonisti del teatro e della cultura arrivare in cima al monte. 

 

Un’edizione che si prefigge il desiderio di scandagliare gli sguardi di vari autori e dei loro personaggi. Partiamo con Simone Cristicchi, che attraverso la musica ci porta a guardare con gli occhi di Dante; sarà poi Maria Paiato, una delle grandi interpreti della prosa italiana,  nel 150° dalla morte di Alessandro Manzoni, a farci guardare con il nuovo sguardo dell’Innominato in quel passaggio bellissimo dei Promessi Sposi, in quella notte in cui per il protagonista del capitolo lo sguardo su Lucia cambia.

Come cambia poi lo sguardo sui più fragili, sui malati, ce lo fa scoprire, attraverso la comicità Giacomo Poretti, amico del festival e notissimo comico italiano insieme ad Aldo e Giovanni, con Chiedimi se sono di turno, fortunatissimo spettacolo che, dopo aver girato l’Italia, arriva per la prima volta a Varese.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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