Domenica, 16 Giugno 2024
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Recensione de Il Custode della Polvere di Joseph Payne Brennan edito da Dagon Press. Piccolissima realtà editoriale teramana fondata da Pietro Guarriello nel 2005 e portata avanti negli anni assieme a un gruppo di amici accomunati dalla passione per H. P. Lovecraft e la Letteratura Fantastica.

 

C'è una quinta dimensione oltre quelle che l'uomo già conosce. Una dimensione senza limiti come lo spazio e senza tempo come l'infinito. A metà tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose della conoscenza. È la dimensione dell'immaginazione. È una regione che chiamiamo la Zona del Crepuscolo.” (Rod Serling)

 

La Galassia editoriale italiana non brilla solo della luce della grande e media editoria. Per nostra fortuna è costellata anche da piccole realtà più o meno interessanti. Recentemente è saltata agli occhi de La Platea, una piccolissima casa editrice, la Dagon Press. Già solo il nome, per gli intenditori, dovrebbe dirla molto lunga. 

Le tirature sono esigue e si auto distribuiscono su Amazon ma il catalogo, tra recuperi e pubblicazioni di inediti, è davvero molto ghiotto per i cultori della letteratura weird.

Poco più di un mese fa hanno dato il via a una nuova collana (che, date le premesse, speriamo abbia vita davvero lunghissima), I Miti di Weird Tales. Ad aprire le danze un'antologia di Joseph Payne Brennan, praticamente sconosciuto in Italia, perché ad oggi poco tradotto, ma maestro indiscusso del genere in USA nonché punto di riferimento letterario per le successive generazioni di narratori al confine tra fantasy e horror.

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“Non c’è pace esente da grida di dolore, non c’è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c’è accettazione che non nasca da una perdita.” Haruki Murakami

 

In questo momento buio e intriso di sofferenza per la guerra che imperversa in Ucraina la pace è un argomento sempre più attuale. È una condizione sempre più agognata per venir fuori dall’angoscia causata dalla guerra.  Sia i Russi che gli Ucraini  chiedono la pace perché la guerra  da qualsiasi parta inizi provoca sofferenze a tutte le parti coinvolte. Ma perché fare la guerra? Non c’è motivazione che realmente possa giustificare il dare inizio ai conflitti e attraverso il dialogo si potrebbero evitare le nefaste conseguenze da essi derivate...

Ma per aiutarvi ad affrontare questo difficile momento, che non sappiamo quando potrà finire , vi segnaliamo  i libri con cui distrarvi e riflettere.

 

Ecco a voi:

 

Biografie

 

Una persona alla volta di Gino strada, Feltrinelli

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Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c'erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. A Milano, nelle aule dell'Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l'ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell'umanità quando non ha più una meta. È stato in Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti ecc. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio.  Questo libro racconta l'emozione e il dolore, la fatica e l'amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l'abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.

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I libri per non accontentarsi

 

Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.

Michelle Houellebecq

 

Perché rischiare non leggendo? Leggere fa stare talmente bene con se stessi e con gli altri che non è necessario correre questo rischio! La vita non può offrirci tutto ciò che un libro possiede, può però attingere da esso e rendersi migliore, arricchirsi e  trascorrere in maniera più lieta.  Nello scorrere dei giorni possono accadere cose belle o cose brutte, si può incorrere nella monotonia o in avvenimenti traumatici. La vita può risultare quindi insufficiente a soddisfare le nostre esigenze ed è allora che noi cerchiamo rifugio nei libri. Libri che noi vi aiuteremo a scegliere continuando a leggere.

 

Ecco a voi:

Narrativa

 

Violeta di Isabel Allende, Feltrinelli

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Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l'eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell'influenza spagnola che sbarca in Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un'altra quando la Grande depressione compromette l'elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima.Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l'impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.

 

Corpi minori di Jonathan Bazzi, Mondadori

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I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, comete, ma in questo romanzo "minori" sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all'inizio della storia ha vent'anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, lasciarsi alle spalle l'insignificanza e la marginalità e appartenere alla città, dove spera di trovare anche l'amore, che sin dall'adolescenza insegue senza fortuna. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell'ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l'amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.

 

La bambina sputafuoco di Giulia Binando Melis, Garzanti

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Io mi chiamo Mina e mi piacciono molte cose: denti di leone, tonno in scatola, libri, ricotta,  soprattutto i draghi, e le fiamme che escono dalla loro bocca. I draghi nessuno li uccide, sono fortissimi e per questo io mi sento una di loro, infatti la prima volta che ho visto Lorenzo non mi sono neanche spaventata. Lui era infuriato, urlava forte e mi ha lanciato un'occhiataccia. Ma io lo so che era solo molto arrabbiato, come me. Stare qui non ci piace per niente e questo è stato un ottimo motivo per diventare amici. Insieme facciamo sul serio. Siamo davvero due brutti ceffi e di fronte a noi se la danno tutti a gambe, perfino la paura. Il nostro mondo ha le regole che abbiamo deciso: ci sono mostri dentro i laghi, gnomi che aspettano il diploma di magia e  gocce d'acqua che diventano animali fantastici. Chi non ci crede noi non lo ascoltiamo perché questa non è immaginazione. Questa è la realtà. Quella migliore per mettere a punto il nostro piano segreto di fuga coi fiocchi. Perché io e Lorenzo dobbiamo scappare. Andarcene via dall'ospedale dentro cui viviamo ormai da troppo tempo. Perché quando rivedremo il cielo, ogni cosa cambierà. Perché quando siamo insieme non ci batte nessuno.

 

Gialli/thriller

 

Le ore più buie di Michael Connelly, Piemme

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È la sera di Capodanno del 2020, e a Hollywood è il caos. Tra la pandemia di Covid-19 e le violenze che hanno portato al movimento Black Lives Matter, la gente non vede l'ora di lasciarsi alle spalle l'anno appena trascorso. Il mondo è cambiato, e anche Renée Ballard ha bisogno di un nuovo inizio. Ma non è il momento di mollare. Non ora che c'è una coppia di stupratori seriali a piede libero: gli "Uomini della Mezzanotte", che da settimane terrorizza le donne della città. Impegnata nel solito turno di notte, la detective sta osservando la tradizionale pioggia di proiettili che segna l'inizio dei festeggiamenti quando viene chiamata sulla scena del primo crimine dell'anno: un uomo è stato colpito alla testa da uno sparo. Ballard capisce subito che il proiettile fatale non è caduto dal cielo e che quella morte non è un incidente. Decisa a fare giustizia, le indagini la conducono a un caso di omicidio irrisolto su cui aveva lavorato anni prima una sua vecchia conoscenza: l'ex detective Harry Bosch. Ballard e Bosch si ritrovano così a collaborare ancora una volta per scoprire la verità. In che modo i due casi sono collegati? 

 

I delitti della bella di notte di Anthony Horowitz, Rizzoli

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Dopo avere risolto il mistero che avvolgeva la morte dello scrittore Alan Conway, l'editor londinese Susan Ryeland ha scelto Creta come luogo in cui reinventarsi, aprendo insieme al fidanzato un hotel lontano dal trambusto della metropoli. Ma, bellezza a parte, la vita sull'isola è lenta. Troppo. Fino al giorno in cui arrivano i Treherne, che dal Suffolk hanno viaggiato fin lì solo per lei. La loro figlia Cecily è scomparsa, e per i coniugi la chiave della vicenda è nascosta in Atticus Pünd e il nuovo caso, il romanzo di Conway liberamente ispirato a un fatto di cronaca: l'omicidio di un uomo avvenuto il 15 giugno 2008 nell'albergo di proprietà dei Treherne, dov'era in corso il matrimonio di Cecily. Nella sua ultima telefonata, spiegano, la ragazza era parsa molto turbata, convinta di aver rintracciato nel romanzo alcuni indizi in grado di gettare nuova luce sul caso. Nessuno meglio di Susan, che ha curato la pubblicazione del giallo, può aiutarli a ritrovare la figlia. 

 

Young adult

 

Dalla mia finestra di Ariana Godoy, Sperling & Kupfer

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Raquel ha un'unica, grande ossessione: Ares Hidalgo, il suo affascinante e misterioso vicino. Passa il tempo a sbirciarlo dalla finestra e a immaginare un mondo in cui lui si accorga della sua esistenza. Finché finalmente, un giorno, quel mondo diventa realtà. Tuttavia, le cose non vanno esattamente come Raquel ha programmato, perché il loro primo incontro ufficiale è uno scontro per un futile motivo: la password del wifi. Ma ormai è fatta, Raquel ha la sua attenzione ed è decisa a farlo innamorare di lei, nonostante Ares a volte la desideri e a volte la tratti con freddezza. Tra litigi, incomprensioni, baci infuocati e tanta passione, Raquel riuscirà a conquistare una volta per tutte il cuore del ragazzo che ama da sempre, oppure dovrà rinunciarvi?

 

Saggi

 

Grand tour sentimentale di Elisa Casseri, Solferino

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«Voglio mettermi uno zaino sulle spalle e partire per un cammino di Santiago sentimentale. Voglio osservare e perdermi, aggiornare man mano le credenze acquisite e girovagare senza meta nella speranza di trovare degli indizi che mi permettano di orientarmi nei meandri dell’incommensurabile disastro delle nostre vite emotive.» È la dichiarazione d’intenti di Elisa, che dopo decenni passati ad ascoltare le sventure amorose di amici, parenti, conoscenti, decide di imbarcarsi in un vero e proprio percorso di scoperta, un viaggio-inchiesta sugli italiani e l’amore diverso da ogni altro, che la porta nelle vite di 90 sconosciuti, incontrati attraverso lo schermo di un computer. Con ciascuno di loro imposta una lunga conversazione, ponendo domande intime e a volte spietate. Da ciascuno ottiene risposte più o meno sincere, sempre sorprendenti. E in questo libro le restituisce usando la casa come metaforico filo conduttore: in questa grande confessione collettiva ci sono infatti faccende di famiglia che si incontrano in corridoio, vicende vergognose relegate nello sgabuzzino, ritagli di relazioni dimenticati in un cassetto e scene di sesso in cucina.

 

Biografie

 

Avremo anche noi dei bei giorni di Zehra Dogan, Fandango libri

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"Avremo anche noi dei bei giorni" raccoglie le lettere che Zehra Dogan, giovane giornalista e artista rivoluzionaria, ha spedito, durante i suoi 600 giorni di carcere, a Naz Oke, che a Parigi anima il sito di informazione Kedistan per la libertà di espressione. Durante questi mesi di detenzione, Zehra non smette un solo giorno di creare, sguarnita di ogni tipo di materiale, fabbrica pennelli con le piume di uccelli, come colori, usa tutto ciò che le capita. Dipinge su pagine di giornali, vestiti, lenzuola. Quando non dipinge, parla con le sue compagne di filosofia, storia, politica. Un racconto luminoso, poetico e duro.

 

Buona lettura!

 

 

Debora Fusco

16 febbraio 2022

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Recensione de “La fabbrica dell'Assoluto” di Carel Čapek edito da Voland edizioni. Casa editrice italiana fondata da Daniela Di Sora nel 1994, specializzata in libri di narrativa straniera, in particolare di origine slava.

 

La storia che mi sono divertito di più a realizzare. Non posso dire che sia la migliore in assoluto, anche se è quella che mi ha procurato i maggiori consensi. Ray Bradbury mi ha detto di averla letta nel 1937, e si è meravigliato per la conoscenza che già a quel tempo mostravamo dell'energia atomica. In realtà non ne sapevamo nulla, ci eravamo inventati tutto quanto. 

                                       (Floyd Gottfredson, parlando di “Topolino e il mistero dell'uomo nuvola")

 

La fabbrica dell'Assoluto, primo romanzo di Karel Čapek, è una narrazione fantautopistica molto particolare che attinge a piene mani da autori ed opere che l'hanno preceduto, prima tra tutte La ricerca dell'Assoluto di Honoré de Balzac, dal quale, sembra, prenda le mosse proprio dall'ultima pagina, nonché da Il dottor Oss di Jules Verne, la Nube Purpurea di M. P. Shiel e da diversi testi di H. G. Wells, sovvertendone i luoghi comuni positivisti con uno stile letterario che oscilla tra il giornalismo semiserio e la satira, come solo Jaroslav Hašek sapeva fare, rivolta alla Chiesa, all'industrializzazione e al Taylorismo in piena ascesa.

Marek, un ingenuo ingegnere, inventa un carburatore atomico che disintegra completamente la materia trasformandola in energia. Prodotto di scarto di questa conversione è un gas, l'Assoluto, che genera in chi lo respira stimoli religiosi e irrefrenabili attacchi di bontà. G. H Bondy, industriale con davvero pochi scrupoli, compra il brevetto e da avvio a  una produzione su scala mondiale, senza tener conto della catastrofe che sta per scatenare liberando Dio in forma gassosa. Eppure era stato messo in guardia. Uomo avvisato, mezzo salvato? A quanto pare no.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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