Il teatro, l’arte più direttamente comunicativa ma anche più effimera. L’arte che esiste nel qui e ora del palco, e un attimo dopo la chiusura del sipario non esiste più. Esattamente come la vita, che accade a ciascuno di noi in questo preciso momento e non è mai uguale a se stessa.
A teatro noi assistiamo allo svolgersi di esistenze in cui spesso troviamo frammenti che ci appartengono. Gli attori entrano in scena, e sono talmente vicini a noi che potremmo fare pochi passi e toccarli. Camminano, parlano, gesticolano, esprimono emozioni, intessono relazioni, restano vittime di dinamiche irrisolte o fraintendimenti.
Esattamente come avviene a ciascuno di noi nella realtà.
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